Un libro sulle ali della memoria. Personaggi che sono uno spaccato del cambiamento. Dissacranti, surreali, piccanti, unici. Far conoscere ai più giovani alcune figure originali del nostro passato, anche recente: Ettore Petrolini, Carmelo Bene per il teatro, Rino Gaetano e Gabriella Ferri per la musica, Marco Ferreri per il cinema, Gianfranco Funari per la televisione, il brigante Carmine Crocco per una storia da leggere non sempre e comunque dalla parte dei vincitori. Riscoprire il talento, l’unicità di alcune figure che al conformismo e alla banalità strisciante o conclamata, hanno saputo opporre la loro forza piena di difetti e fragilità.
Grazie ai nuovi media questi “irripetibili” sono ancora visibili, memorabili: le loro storie, biografie, inciampi, ricorrenze, segni di somiglianza tra loro, sono tutti qua dentro assieme a commenti e posizioni personali. Personaggi che è difficile circoscrivere in una sola categoria. Le catene della critica e delle definizioni sono troppo corte per il loro eclettismo o per il loro carattere forte e poco definibile. Ognuno di loro spazia e si intreccia con il Novecento, dando testimonianza diretta del loro operato (sono artisti, attori, cantanti o personaggi storici). Usciamo per una volta dal consueto e abusato cliché del “genio e sregolatezza”: per avere del talento riconosciuto bisogna sì osare, ma anche studiare, rischiare, prepararsi, giocarsi il tutto per tutto, avendo sempre anche un pizzico di fortuna. Solo se si è consapevoli della nostra provenienza, delle nostre radici, della nostra storia, si può progettare il futuro. Ecco il proposito dell’importanza della memoria.
Il libro si avvale di importanti e inediti contributi, con interventi, libere conversazioni e testimonianze di Maurizio Costanzo, Ugo Gregoretti, Pierfrancesco Pingitore, Sergio Castellitto, Massimo Cinque, Mario Vicari, Silvia Salvatori, Pino Aprile, Franco Ruffini. Anche loro, assieme ai personaggi sono un esempio di riflessione sulla dissacrazione garbata contro l’omologazione.
Un esperimento narrativo, quello proposto da Sala, sospeso tra lo svolazzo, il saggio, il lavoro d’inchiesta, sempre all’insegna del divertimento, speriamo condiviso.
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