La Rete è diventata il luogo dell’inganno. Manipolazione della realtà, suggestione, induzione all’errore percettivo sono diventate la norma: una nefasta prassi attuata da una intelligenza collettiva deviata, di cui siamo tutti parte. L’ossessione maniacale per l’apparire, nella tormentata era della post-verità, ci consegna tutti ad un gigantesco infingimento reciproco. La realtà è finzione, la finzione diventa reale e plasma, corrompe e disgrega le dinamiche dell’agire quotidiano.
La politica si sta servendo della nostra vulnerabilità digitale e sta utilizzando i nostri dati sensibili per modulare una indebita strategia del consenso. Il potere punta sulla propalazione delle fake news, sulla polarizzazione del comportamento degli utenti e sulle dinamiche di autoconvinzione, di immedesimazione, di infiammazione che interessano il dibattito sul web. La creazione artificiosa di shitstorming, campagne di odio finalizzate alla deprecazione assoluta dell’avversario, dimostrano a quali estremi stia portando l’indigestione di informazioni in cui siamo immersi. Torchiaro analizza il funzionamento delle “macchine del fango” raccontando per la prima volta al pubblico i segreti delle grandi agenzie di marketing del consenso, a partire dal “dietro le quinte” di Cambridge Analytica e mettendo a nudo alcuni tra i più appassionanti e recenti casi di attualità, tra i quali quello, recentissimo, di Bibbiano.