“E poi, di notte, arrivavano tutti i pensieri. Insieme alla paura e insieme ai perché. Arrivavano tutti di notte, in mezzo alla notte, nel punto più lontano dalla luce del domani. Nel punto più lontano da ieri con lui.” Susanna è una donna di mezz’età, è sposata, ha due figli, è cattolica, e quel giorno, senza abiurare a nulla di se stessa, decide di fare all’amore con l’uomo con cui lavora da anni.
Inizia così la giornata più importante della sua vita che Mauro Leonardi, con scrittura esatta e sapiente, ci racconta come un giallo dal primo all’ultimo minuto, senza risparmiarci nulla. Tra l’inizio e la fine delle ventiquattro ore, lì in mezzo, c’è il romanzo, anzi la storia. Perché è tutta di fantasia come un romanzo e tutta vera come una storia di vita. Inizia di notte con le paure di una donna, di quelle che ti svegliano e accendi la luce ma non vedi, e finisce con una notte in cui quelle stesse paure si sono fatte scelta, destino, gioia, dolore. Vita. E la medesima donna spegne la luce ma piena di vita: piena di una vita piena che vede e si vede. Che vede tutto l’amore che c’è in una vita, con tutti i nomi che l’amore ha: dalle amiche buddiste alle persone omosessuali. Amore che le parole non bastano a classificarlo. Perché se l’amore è tutto non lo classifichi ma lo chiami. E quel nome lo sa solo lei. Lo sai solo tu.